Birra, birra
Paese che vai bevande che trovi… Nella Repubblica Ceca trovate la birra dapperttutto. E non un tipo, ce ne sono per tutti i gusti. Viste le pancie prominenti di molti signori cechi é ovvio che il consumo sará alto. Ma quanto alto e come in effetti si produce questo pane liquido? Vogliamo saperne di piú?
Per quanto riguarda la produzione di birra siamo al 7° posto al mondo con quasi 20 milioni di ettolitri annui. Essendo paese piccolo non possiamo competere con la Germania rispetto al numero totale di birre bevute. Peró secondo i recenti dati il consumo di birra pro capite siamo i primi in Europa. Attualmente (2024) ogni abitante della Repubblica Ceca ne beve 141 litri. Questo numero peró diventa molto piú impressionante se si detrae gruppo di etá da 0 a 15 anni (16 % ).
E come si produce la birra?
Ci vuole il malto, il luppolo, l´ acqua e il lievito, tutto di prima qualitá. Il luppolo (Humulus lupulus) che si coltiva nella Boemia occidentale nella zona di Žatec é uno dei migliori in assoluto. Se vi viene in mente l´ assomiglianza della parola luppolo e lupo, non siete unici. Ecco cosa dice il sito mondobirra.org: Il nome latino del luppolo è Humulus Lupulus o pianta Lupo. Come il lupo questa pianta cresce libera sulla terra e come il lupo, l’ uomo ha tentato inutilmente di addomesticarlo ma il luppolo e rimasto sempre libero e selvaggio. Ne so qualcosa anch´ io, di prima mano. Quando il luppolo alla fine di agosto é maturo, per la raccolta ci vogliono molte persone. Per tradizione ad aiutare i coltivatori vengono mandati studenti dell´ primo anno universitario. Cosí ci sono stata anch´ io per due settimane. Si lavorava sodo, a tre turni. Il mio cominciava alle 16.00 e finiva alle 22.00. La fase piú divertente veniva dopo, ci incontravamo tutti nel grande dormitorio, si facevano prime amicizie con futuri compagni di classe, ascoltavamo dischi e mangianastri ormai spariti. Si andava a nanna tardissimo, tanto il turno cominciava solo pomeriggio. Bei tempi, quelli. L´ unica cosa che non sopportavo era l´ odore fortissimo del luppolo fresco. Forse questo é il motivo perché da allora preferisco vini italiani alla birra…
Ho cercato di facilitare al piú possibile la descrizione della produzione della birra per renderla comprensibile a tutti. Chi desidera di essere informato di piú, trova tutto sui siti specializzati.
IL cereale piú utilizzato per la produzione della birra é l´ orzo. Si immerge in acqua tiepida a macerare in apposite tinozze. L’ acqua è mantenuta a temperature comprese fra i 12 e i 15 gradi, e viene continuamente cambiata. Una volta raggiunto il grado di umiditá sufficiente, l’orzo viene messo a germinare per circa una settimana nei cassoni di germinazione in un luogo ben aerato. Quando il germoglio ha raggiunto circa i due terzi della lunghezza del chicco, il processo si ferma. Si tolgono i germogli, il cereale si trasferisce in camera di essicazione dove la temperatura raggiunge 80 gradi. Si ottiene cosí il malto essicato che viene tostato fino al colore desiderato (tostato piú a lungo per birre scure e piú „dolci“).
Il malto essiccato e macinato si mescola con acqua calda, ottenendo una specie di densa poltiglia, chiamata mosto di cereali. Il malto produce degli enzimi che convertono gli amidi in zuccheri fermentabili. Per disattivare gli enzimi si abbassa la temperatura. L’ acqua ricca di zucchero viene filtrata per circa 30 minuti. Si divide la parte solida da quella liquida – mosto zuccherato. Ora per portarci la desiderata amarezza tocca a luppolo. Lo si aggiunge al mosto zuccherato nel grande serbatoio chiamato „rame“ e tutto si cuoce per due ore. La futura birra acquista dal luppolo anche aromi. Per questo motivo si usano i fiori femminili che profumano di piú.
La soluzione che viene fuori é chiamata birra grezza. In questa fase avvengono molte reazioni chimiche che poi determinano il gusto, colore ed aroma della birra. Alla fine della bollitura, il mosto viene posto in un recipiente chiamato “centrifuga”, dove le particelle solide vengono separate. La birra grezza é poi raffreddata fino a 8 gradi e si aggiungono lieviti che trasformano gli zuccheri in alcol e anidride carbonica.
La fase succesiva é la fermentazione secondaria detta anche la maturazione. La birra va lasciata per diverse settimane in grosse vasche di maturazione, ad una temperatura compresa fra 0 e 2 gradi. Le singole sostanze devono raggiungere il desiderato equilibrio per poter ottenere le qualitá della tipica bevanda. Ma non é ancora finita. Seque la fase di filtrazione per rimuovere il lievito residuo e „chiarire“ la birra. Questa fase non é obbigatoria, esistono tanti tipi di birra non filtrati. Di solito le offrono piccoli birrifici artigianali per poco tempo perché una birra non filtrata perde presto la sua limpidezza, appunto. Una volta filtrata, la birra viene pastorizzata, cioé passa sotto la temperatura di 60 gradi. Il processo di pastorizzazione distrugge eventuali microrganismi e conserva il prodotto piú a lungo. La fase finale ovviamente é l´ imbottigliamento.
A Praga potete visitare Beer Museum in via Husova in pieno centro storico. Non manca la possibilitá della degustazione e chi é interessato puó provare anche imbottigiare la birra! Un altro luogo aperto recentemente lo trovate in fondo della Piazza Venceslao. É dedicato alla storia del primo lager premiato medaglia d´ oro, la Pilsner. Per saperne di piú
Se venite a Praga, magari farsi guidare da me, Guida locale, con molta probabilitá assaggerete anche la nostra birra. Di solito piace molto. Allora Na zdraví!…..cioé Alla salute!