Česky Rusky

Missione possibile

Mi sono presa la libertá di approfittare del titolo del film La missione impossibile con Tom Cruise come protagonista visto che alcune scene sono state girate anche al ponte Carlo. Perché il ponte c´ entra. Oggi abbiamo tecnologie avanzate e siamo capaci di costruire ponti di tutti i tipi. Nel 14. secolo costruire un ponte di pietra nell´acqua corrente sembrava davvero una missione impossibile. Eppure i nostri antenati ce l´ hanno fatta e il ponte Carlo ne é la testimonianza ormai da sette secoli. Ma come ci sono riusciti? Ecco a voi il Museo del ponte Carlo.

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Tra tanti musei praghesi il Museo di Ponte Carlo merita di essere visitato. É raggiungibile facilmente, non é troppo grande, mai affollato, allestito negli spazi del monastero medievale. Nel 1233 sant´ Agnese di Boemia, sorella del re boemo Venceslao II fondó la confraternitá che piú tardi fu proclamata dal papa Gregorio IX l´ordine monastico con il nome latino Ordo militaris Crucigerorum cum rubea stella in pede pontis Pragensi. In breve Crocigeri con la stella rossa. I frati prendevano cura di malati e poveri e sorvegliavano l´ entrata al ponte Carlo. Sopravissero le riforme illuministiche dell’  imperatore Giuseppe II. d´ Asburgo ma non il periodo comunista quando tutti gli ordini religiosi sono stati sciolti. I monaci sono tornati a Praga solo nel 1998. Accanto all´ entrata al museo si trova una delle chiese barocche piú belle di Praga, di san Francesco d´ Assisi, opera dell’  architetto francese Jean Baptiste Mathey.  Una volta nel museo si puó scendere nei sotterranei alle  fondamenta della chiesa gotica precedente e allo stesso livello c´ é  anche la curiosa grotta barocca del tardo 17 ° secolo.

Un tocco di magia

Prima di scendere la scala al museo, notate sopra la scritta MUZEUM le cifre dispari 1,3,5,7,9,7,5,3,1 che creano il palindromo. Leggendole sia da destra che da sinistra, viene fuori la data della fondazione del ponte piú famoso di Praga. Infatti, la tradizione vuole che Carlo IV. di persona 9 luglio 1357 alle ore 5.31 di mattina posó la prima pietra del nuovo ponte. Questa data gli fu consigliata dagli astronomi di corte come la piú propizia. Quel giorno il Sole entró nella congiunzione con Saturno, il pianeta responsabile delle alluvioni. Cosí  il Sole sconfiggerá Saturno e il ponte rimarrá a Praga per sempre. Infatti, ponte Carlo nel corso della sua esistenza lunga piú di 600 anni  superó numerose inondazioni, alluvioni e altri disastri naturali. Fu danneggiato in modo grave soprattutto nel 1432, 1496 e 1784. I danni peggiori nel 1890 furono causati dall´impatto di  300 zattere strappate dall´acqua alta dagli ancoraggi.

Come si costruisce un ponte

Allora, entriamo? Si scendono alcuni scalini e si é giá nell´ altro mondo. La signora alla cassa di solito indossa il vestito lungo di velluto ricamato, sulle pareti sono appesi quadri d´ epoca. Potete optare per il biglietto che consente di visitare solo il museo oppure comprare il giro in barca, cosí la visita del museo é giá inclusa nel prezzo del biglietto. Gli spazi museali sono divisi in tre reparti. Le prime sale sono dedicate al ponte stesso e alla sua costruzione, manutenzione e ai diversi restauri, non sempre riusciti. Se arrivate con i bambini, le prime sale gli piaceranno di sicuro. Si ha impressione di trovarsi sul cantiere medievale. Si sentono rumori delle seghe e ascie, nitrito di cavalli, voci smorzate di costruttori. Ragazzi piú grandi provano, magari con l´aiuto del papá, azionare l´ argano per alzare un bloccco di pietra, mentre i piú piccoli possono giocare con il puzzle dei colorati stemmi reali in legno. Per farsi idea di come era l´ edilizia medievale nella vetrina centrale sono esposti modelli di due ponti. Giá prima del ponte Carlo esisteva a Praga il ponte di pietra, quello di Giuditta. A proposito, chiamare il ponte in onore di moglie del sovrano, nel nostro caso re boemo Vladislav, era molto inabituale. Secondo fonti storiche Giuditta era molto bella ed intelligente ed era capace di sostituire il marito in sua assenza anche nelle questioni politiche. Del primo ponte di pietra distrutto da un ´ alluvione rimase ormai solo un´ arcata sotto il ponte attuale e la torre di Giuditta alla parte opposta del fiume, a Malá Strana. Dal modello di legno si vede chiaramente che il ponte di Giuditta era piú debole e collegava le rive della Moldava nei punti leggermente diversi rispetto al ponte Carlo.

Che tecnologia si usava per costruire piloni direttamente nell´ acqua corrente? La parte più complicata dell’  intera costruzione era l’ ancoraggio dei pilastri al fondo della Moldava formato dallo spesso strato di ghiaia e sabbia. Per ogni pilastro si fece un buco circondato da una specie di armatura di legno ricoperta di argilla. Da questo bacino si pompava fuori l´ acqua. La base del futuro pilastro fu creata dalle grosse pietre in due file collegate tra loro con grappe metalliche. L´ interno si riempiva di malta di calce di prima qualitá. Sui pilastri poi vennero costruite le arcate.

La seconda parte del museo é dedicata a uno di otto santi patroni boemi, san Giovanni Nepomuceno di cui ho scritto nell´ articolo precedente. Le ultime tre sale presentano la storia movimentata dell´ ordine di Crocigeri con la stella rossa. I visitatori faranno conoscenza anche conn la principessa Agnese, la fondatrice dell´ ordine, coetanea e amica di santa Chiara di Assisi.

Se vi viene fame, nessun problema. Prima di uscire potete sedervi in una delle comode poltrone nel simpatico café e prendere qualcosa dell´ offerta del giorno. D´ inverno raccomando la zuppa di patate e funghi oppure vin brulé e dolce della casa.

Il valore aggiunto

Il museo del Ponte Carlo é gestito dalla societá privata Venezia di Praga che organizza anche i giri in battello. Essendo Guida di Praga da tanto tempo posso assicurarvi che vale la pena di andarci. La spiegazione al bordo del battello si fa tramite le cuffie cosí ogni partecipante puó scegliere la lingua che preferisce. Nel prezzo del biglietto é incluso anche un piccolo rinfresco, una bevanda e un dolce. Il battello ha il fondo piatto, é piuttosto piccolo ed é l´ unico che puó entrare  nel canale di Čertovka nei pressi di isola Kampa. La visita del museo potete farla quando preferite, non ci sono orari fissi. Allora quando dopo aver attraversato il ponte Carlo vi fermano marinai di colore che vi invitano a fare il giro in battello ormai avete tutte le informazioni necessarie e sta a voi a decidere. Ma secondo quello che mi dicono persone che l´hanno fatto, é un´esperienza bella e divertente.