Anna Chromy dalla Boemia in Toscana
Puó darsi che qualcuno di voi abbia visto un´ opera di Anna Chromy, un´ artista ceca anche se non la conosce. Chi ha visitato Praga, puó aver incontrato poco lontano dall´ orologio astronomico una strana skulptura. É seduta davanti al teatro dove nel 1789 per la prima volta suonó l´ opera lirica di Mozart Don Giovanni. Che c´ é di strano?

Da lontano si vede il mantello sulla figura umana ma da vicino ci si accorge che dentro non c´ é nessuno. L´ opera, infatti, si chiama il Manto della Coscienza oppure il Commendatore, uno dei personaggi chiave del Don Giovanni.
Anna Chromy é nata 18 luglio 1940 a Český Krumlov, una cittadina al confine con l´ Austria. Krumlov, in breve, é una bellissima cittá che vale la pena di visitare, non a caso figura nell´elenco del Patrimonio culturale dell´ UNESCO. Vi trascorre molto tempo anche il pittore austriaco Egon Schiele, da qui proveniva sua madre. Sia Schiele che Anna Chromy studiarono a Vienna. Mentre Egon diventó allievo del celebre pittore Gustav Klimt, Anna vi studió la danza classica che piú tardi, forse, influenza il suo approccio artistico. Lo si puó notare bene osservando le sue figure dei ballerini in movimento. Dopo il matrimonio si trasferí a Parigi e comincia a studiare pittura influenzata dall´opera del suo maestro Salvator Dalí. Lei stessa descrive l´incontro con il celebre artista: “Dalí organizzava una mostra alla quale mi ha invitata. Gli ho detto: Maestro, Lei afferma che le donne non hanno fantasia, guardi questo mio quadro. Dalí l´ha quardato per un po´e alla fine mi ha detto: Giudicando da questo quadro Lei non é una donna. Da lui era un grosso complimento.
Dal 1988 Anna Chromy ha aperto lo studio a Pietrasanta dove lavorava presso le fonderie e i laboratori del territorio. Un fatto interessante é attualmente si tratta dell´ artista con il maggior numero di sculture pubbliche permanenti collocate in tutta Europa e in Cina. Ma rimaniamo in Italia. Nell´ anno 2019 alcune sue opere sono state esposte nel centro di Pisa, lungo tutta la zona pedonale. Il suo Ballerino saluta i passanti dal Museo del parco a Portofino. Poi c´é Ulisse a Forte dei Marmi e tante altre opere d´arte a Carrara, Firenze, Bologna, Assisi e altrove.
Anna Chromy ammirava il grande Michelangelo e le sue opere fatte dall´ unico blocco di marmo. Perció nel 2006 cominció a lavorare un solo blocco di marmo di Carrara estratto dal luogo noto come Cave Michelangelo. Il peso del blocco? 250 tonnellate. Cinque anni dopo viene fuori il Manto della Coscenza gigantesco. Nel suo interno vuoto possono trovare spazio due persone in piedi. É una specie di cappella un po´ inquiettante ma allo stesso tempo affascinante. Facciamo parlare l´ artista che descrive cosí la sua creazione:
” L´abito del Cmmendatore é vuoto, il corpo é svanito. Le cose che lasciamo dietro di noi quando andiamo via come l´amore o capacitá artistiche non sono materiali – nonostante questo rimangono. “
Anna Chromy morí a Principato di Monaco 18 settembre 2021 ma le cose che ci ha lasciato fanno il nostro mondo piú lirico, piú bello. Grazie Anna.