Stazione Praga Centrale
Anche le stazione di treni, oltre ad essere opere d´arte architettoniche, possono raccontare capitoli di storia. Quello che racconta la stazione di Praga é decisamente allo stesso tempo forte e commuovente. Perché anche il nostro paese ha il suo Oskar Schindler.

Visto che il maggior numero di italiani diretti a Praga ormai arrivano in aereo e si fanno portare in cittá con un taxi ci sono pochi che passano per la hall Art Nouveau della stazione ferroviaria Praga c.le. C´é peró anche il collegamento con il bus diretto AE che fa la spola tra l´ aeroporto e la stazione. Oggi dopo i restauri si possono ammirare colori vivaci degli intonaci, mosaici dorati e stemmi delle cittá raggiungibili in treno da Praga comprese Trieste, Firenze, Roma. A chi piaciono film misteriosi ve ne consiglio uno girato da Giuseppe Tornatore nel 2013. Si chiama La migliore offerta e la hall della stazione vi „ha recitato“ un ruolo importante.
Fino agli Anni 70 del 19 secolo la stazione si trovava fuori le mura. Dopo la demolizione della cinta muraria nel 1875 davanti alla stazione fu allestito un bellissimo parco con un laghetto in mezzo e con una cascata artificiale. Cento anni dopo purtroppo il parco ha dovuto cedere il posto all´autostrada che colega il sud con il nord di Praga. É comodo per chi va in macchina ma cosí non solo la stazione ma anche il teatro dell´Opera e il Museo nazionale sono stati tagliati dal centro ed é complicato raggiungerli. Si é creata una specie di sopraelevata dove ogni giorno passano anche 100 000 macchine.
Traffico a parte, l´intero edificio della stazione compresi gli interni al livello di binari hanno grande valore artistico. Alle ocassioni speciali si possono visitare saloni Art nouveau di rappresentanza destinati una volta agli ospiti illustri compreso lo stesso imperatore austriaco Francesco Giuseppe I.
Se vi capita passare alla stazione Praga C.le andate a vedere il monumento che ricorda uno dei capitoli piú tristi della storia dell´intero paese ma allo stesso tempo celebra un gesto molto umano che ha salvato tante vite. Si tratta di tre statue, di un adulto e di due bambini. L´uomo, forse il papá, tiene sul braccio il maschietto mentre la ragazzina piú grande sta in piedi smarrita accanto. Per terra, una valigia. Poche statue hanno una tale capacitá di esprimere sentimenti cosí contrastanti. Sulla targa commemorativa si ricorda sir Nicholas Winton, il filantropo britannico che organizzató il salvataggio di 669 bambini ebrei dalla Cecoslovacchia occupata dai nazisti trovandogli famiglie britanniche disposte ad ospitarli.. Ogni volta che porto gruppi studenteschi sul Binario Uno devo sforzarmi per non piangere. Essendo mamma non riesco ad immaginare quel dolore immenso e allo stesso tempo coraggio e dell’amore di tutti i genitori che hanno messo i propri figli sui treni per mandarli verso la vita mentre loro hanno dovuto rimanere ed aspettare treno verso la morte, al campo di sterminio.
Che vuole saperne di piú: Nel 2023 é stato girato il film One life con il protagonista sir Antony Hopkins. É un film autobiografico che narra la storia di Sir Nicholas Winton, nominato cavaliere dalla regina Elisabetta per quel suo gesto profondamente umano. Ad interpretare Winton non poteva essere scelto l´attore migliore.